ARCHITETTURA

CHIESA DELLA SOLITUDINE

In origine si trattava di un semplice santuario campestre posto fuori dal centro, adesso segna il confina attraverso il quale ogni giorno molti abitanti di Nuoro amano partire per fare lunghe passeggiate a piedi o in bici inoltrandosi nei molti sentieri della montagna e nei parchi che la ricoprono.

Nel 1947, a undici anni dalla scomparsa di Grazia Deledda, venne proposto che la salma della scrittrice venisse riportata nell’Isola e sepolta all’interno della chiesetta, cosa che in effetti avvenne qualche anno più tardi. L’artista nuorese Giovanni Ciusa Romagna, tra il 1947 e il 1958, elaborò il progetto per la nuova chiesa, realizzata demolendo l’edificio seicentesco. Tutta da ammirare e da decifrare, ricca di sofisticatissimi rimandi simbolici, il portale della Chiesa della Solitudine assume le caratteristiche di una vera e propria “soglia” fra il passato pagano e la cristianità, oltre a rappresentare una delle vette della produzione dell’artista sassarese Eugenio Tavolare ed essere esempio eccellente di maestria progettuale e artigiana.

Imponente e magnetica, essa non aspetta altro che di essere varcata dal fedele più devoto o dal semplice visitatore, che all’interno del santuario troverà la giusta atmosfera per avvicinare il piccolo sarcofago in marmo nero in cui ancora oggi riposano le spoglie mortali della scrittrice premio nobel per la letteratura nel 1926.

Allo scultore Gavino Tilocca si deve il rilievo marmoreo della Madonna con Bambino collocato nell’abside, e sempre ad Eugenio Tavolara, il progetto decorativo unitario di cui fanno parte il portone d’ingresso, le quattordici stazioni della Via Crucis appese alle pareti laterali, lo sportello del tabernacolo, i candelabri, il crocifisso e la campana (donata alla chiesa dal figlio della scrittrice, Franz Madesani, nel 1956).

GALLERIA FOTOGRAFICA

L’architettura della chiesa della Solitudine è misteriosa, le luci e le ombre nel corso della giornata cambiano e le conferiscono delle sfumature uniche, qui troverete le immagini più belle che abbiamo raccolto per raccontare questo monumento.

INTERVISTA A
Giulia Nieddu

Grazie ai contributi dell’archeologa Giulia Nieddu e del fumettista Manuelle Mureddu, potrete scoprire e capire il contesto storico e artistico nel quale sono stati concepiti e realizzati questi due importanti monumenti.

TOUR VIRTUALE 360°

Immergiti nell’atmosfera silenziosa del parco di Sant’Onofrio e nella magica penombra della chiesa della Solitudine.

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